La proposta di modifica del MDR e IVDR, annunciata il 9 dicembre all’EPSCO, è arrivata prima del previsto e il 6 gennaio era già sul sito Medical Device della Commissione europea.
Adesso dovrà essere sottoposta al Parlamento e al Consiglio attraverso una procedura che sarà di co-decisione accelerata.
Si intende quindi che il documento potrebbe cambiare prima della sua approvazione definitiva.
La proposta mira ad estendere il periodo transitorio per l’immissione sul mercato e la messa in servizio dei dispositivi medici. Più esattamente si tratta dei dispositivi medici che:
1) hanno un certificato CE o una dichiarazione di conformità rilasciati prima del 26 maggio 2021 e non scaduti al momento in cui entrerà in vigore il Regolamento di modifica.
Tra questi:
a) i dispositivi di classe III e i dispositivi impiantabili classe IIb (esclusi, punti di sutura, graffette, otturazioni dentarie, apparecchi dentari, corone dentali, viti, cunei, piastre, fili, perni, clip e connettori). Qui il periodo transitorio arriva fino al 31 dicembre 2027;
b) i dispositivi della classe IIb diversi da quelli sopra/i dispositivi della classe IIa/dispositivi della classe I immessi sul mercato sterili o aventi funzione di misura (fino al 31 dicembre 2028).
2) hanno Certificato CE scaduto al momento in cui entrerà in vigore il Regolamento di modifica.
I periodi transitori sono gli stessi indicati poco prima. Deve però essere soddisfatta almeno una delle seguenti condizioni:
3) non avevano l’organismo notificato (Nb) ex MDD, con dichiarazione prima del 26 maggio 2021 e per i quali è necessario un Nb ex MDR. Per questi (es. software e dispositivi a base di sostanze) il periodo transitorio è spostato al 31 dicembre 2028.
Per i tre gruppi di cui sopra l’estensione del periodo è valido a patto che:
Per questi prodotti non era previsto un periodo transitorio. La proposta prevede oggi che possano essere immessi sul mercato o messi in servizio fino al 26 maggio 2026 senza un certificato di Nb a patto che entro il 26 maggio 2024, il fabbricante abbia presentato una domanda formale ad un NB (ex a norma dell’allegato VII, punto 4.3, primo comma) oppure entro il 26 settembre 2024, a condizione che il contratto tra Nb e fabbricante sia stato firmato.
Sia per i dispositivi medici che per diagnostici in vitro si propone di cancellare il periodo di sell-off: in altre parole una volta immesso sul mercato il dispositivo medico o l’ivd può continuare a circolare.
Secondo un noto Nb, una buona parte dei loro clienti nell’autunno scorso non aveva ancora presentato domanda per la valutazione in MDR: può essere che qualcuno pensi di lasciare il mercato oppure voglia cambiare NB.
Tutto è possibile.
Molto grave se invece – e anche questo è possibile – le aziende con certificati che magari scadono più avanti non abbiano hanno ancora pensato di muoversi.
Dalla semplice lettura della proposta di modifica appare chiaro che lo “spirito” è quello di agevolare chi si sta muovendo per passare in MDR, prevedendo anche il passaggio da un Nb a un altro.
Quindi chi intende restare sul mercato non può pensare di “sedersi”, tenuto conto anche che i maggiori problemi riscontrati nei fascicoli sono rappresentati dalla carenza di dati sull’efficacia clinica.
E per raccogliere i dati ci vuole tempo.
Articolo pubblicato su AboutPharma