Il 19 giugno 2025 è entrato in vigore il Regolamento UE 2025/1197 che introduce un’importante novità per il settore dei dispositivi medici:
è infatti vietata, d'ora in poi, l'offerta in gare di valore superiore ai 5 milioni di euro di Dispositivi Medici di origine cinese.
Questa disposizione è probabilmente destinata a stravolgere le future gare, in quanto l'accorpamento degli acquisti e la presenza delle Centrali di Committenza hanno sempre più determinato un aumento del valore delle procedure, nè vale la suddivisione in lotti o la sottoscrizione di accordi-quadro allo scopo di derogare a detta soglia di valore.
Cosa si intende per "dispositivi medici cinesi"?
Il dispositivo prodotto interamente in Cina, oppure offerto da un soggetto con sede nella Repubblica Popolare Cinese o che vi svolge la sua attività commerciale "sostanziale".
A quali Dispositivi Medici si applica?
Tutti i dispositivi medici rientranti nei codici CPV da 33100000-1 a 33199000-1 del Regolamento CE n. 2195/2002 (apparecchiature mediche, materiali medici, prodotti farmaceutici, medicinali per il tubo digestivo e il metabolismo, attrezzature di monitoraggio e verifica dell’igiene ecc.).
Sono previste deroghe soltanto se:
i Dispostivi Medici di derivazione cinese non rappresentino più del 50% del complessivo di Dispostivi offerti in gara;
la P.A. appaltante sia in grado di dimostrare che i Dispositivi Medici cinesi sono gli unici in grado di soddisfare le sue esigenze.
Cosa devono fare le aziende del settore?
Ogni distributore di Dispositivo Medico in Italia che partecipa a gare deve :
verificare la provenienza dei prodotti che offre
accertare la provenienza di quelli offerti dai suoi concorrenti
verificare se la P.A. appaltante ha motivatamente derogato al divieto regolatorio nella specifica gara, per potervi partecipare o per eventualmente impugnarla.
Il divieto introdotto dal Regolamento influenzerà inevitabilmente la politica commerciale di tutti gli operatori del settore.
📌 Lo Studio Legale Stefanelli&Stefanelli è a disposizione per fornire supporto e consulenza alle imprese nella corretta interpretazione e applicazione della norma, nonché nella gestione delle implicazioni operative e strategiche derivanti dal nuovo quadro regolatorio.
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